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Il Castello di Strongoli
Il castello di Strongoli è situato sulla parte alta del colle e sovrasta la città. A pianta quadrilatera con quattro torri angolari, di cui tre similari a forma cilindrica ed una scarpata, è circondato da tre parti da precipizi mentre un fossato artificiale, ora riempito, lo separava dalla città, dalla quale vi si accedeva attraverso un ponte levatoio. La fortificazione ha subito nei secoli numerosi rifacimenti, come si rileva dallo stile diverso delle sue torri e dai differenti sistemi di costruzione e dei materiali usati. La struttura dominante è un robusto torrione a base quadrata detta mastio, che si innalza nel mezzo della cortina rivolta verso la città. In esso si apriva la porta principale di accesso a cui si accedeva attraverso il ponte levatoio che metteva in comunicazione il piano del castello col cortile interno. Poche sono le notizie relative alla sua costruzione ed ai rifacimenti. Strongoli fu città murata già in periodo normanno-svevo, essendo sede vescovile. Rifacimenti alle sue fortificazioni sono senz’altro avvenute durante il periodo aragonese. Il castello di proprietà baronale ebbe allora una certa importanza militare specie durante la “Congiura dei Baroni” e la discesa di Carlo VIII. Successivamente con la conquista spagnola, tutti i castelli feudali della zona furono disarmati. Pur presentandosi povero di forme, il castello durante il Viceregno, ebbe soprattutto la funzione di mettere al sicuro la vita del feudatario e dei suoi procuratori. Infatti più che come castello vero e proprio, servì come abitazione feudale fino a quando non fu utilizzato a tale scopo il casino di Fasana. Usato come carcere, nei primi decenni del Settecento.